Incontro con Diego Fusaro

Una contraddizione il nodo che il filosofo Diego Fusaro, ospite atteso dalle classi quarte e quinte dei percorsi liceali, doveva sciogliere spiegando come oggi possano coesistere società democratiche e un dissenso sempre più affievolito se non silenzioso, o incanalato nelle forme strutturate consentite dal pensiero dominante .
Questione filosofica difficile da sviscerare, considerando i numerosi risvolti emersi, non ultimo quello generato dal fenomeno della globalizzazione, guidato dall’imperativo categorico del profitto e dell’efficienza tecnologica.
La lectio è passata da un excursus storico del dissenso per arrivare a cogliere le sue declinazioni nella società attuale, fra citazioni, proposte di lettura ( Pereira, Camus ad esempio) e un appassionato invito ad immergersi nei classici, quale formidabile esperienza formativa per leggere il mondo d’oggi secondo la propria particolare unica ottica. In sintesi saper pensare con la propria testa.
Sicuramente apprezzata la riflessione offerta da Fusaro a un centinaio di studenti presenti in auditorio, prova ne è il fatto che subito dopo, rotto il ghiaccio iniziale, l’atmosfera si è animata da iterati interventi, non solo per necessità di approfondimento, ma anche come manifestazione di esplicito disaccordo con le posizioni del filosofo, che in ogni caso ha dimostrato apprezzamento per l’acutezza e la piena consapevolezza dei rilievi mossi.
Tutto sommato un dialogo socratico, ispirato al dubbio e al suo superamento, in una crescendo dialettico segno anche di autonomia di pensiero.
Antonella Meneghello
fusaro




