Appello Orientamento - Docenti Einstein

In qualità di docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Einstein” rivolgiamo il seguente appello ai colleghi, agli studenti e alle famiglie dei nostri allievi.
Consapevoli dell’importanza delle attività di Orientamento (in entrata, uscita e di ri-orientamento) che in questi anni come Istituto abbiamo costantemente implementato, riteniamo assolutamente necessario condividere alcune osservazioni sulle recenti novità previste dal Ministero.

  1. L’introduzione delle figure del docente orientatore, tutor e coordinatore di progeLazione PCTO, ha generato una confusione normativa che rende al momento molto complesso pianificare le future attività di orientamento con un chiaro danno agli studenti.
  2. L’attività di Orientamento in uscita è prevista in orario curricolare per 30 ore annue per tutto il triennio finale della scuola superiore. Oltre a non essere chiaro chi e come definirà queste attività e come si procederà al loro inserimento nelle attività curricolari, non possiamo non registrare che si tratta di un ulteriore depauperamento delle ore di scuola effettiva, riducendo ancora una volta lo spazio di insegnamento di cui invece gli studenti hanno sempre più bisogno. Calcolando le 33 ore curricolari annue dedicate all’educazione civica, ammontano a 63 le ore che ogni anno vengono sottratte alla didattica ordinaria per i tre anni del triennio.
  3. Le mansioni del tutor di classe svolte da un docente volontario (e che, vale la pena chiarire, nulla hanno a che vedere con attività di recupero didattico), si sostanziano nell’affiancamento degli studenti alla compilazione di moduli online e in un’ambigua e arbitraria attività di consiglio alle famiglie, e non concernono le competenze e la formazione dei docenti;
  4. La formazione on-line di 20 ore previste per i tutor, da tenersi nel periodo estivo, non è adeguata quantitativamente e qualitativamente alle richieste previste dalle nuove norme.
  5. Rientrando le 30 h annue nel conto delle attività di PCTO, l’esecuzione delle stesse andrebbe a completare l’obbligo minimo di ore per gli studenti liceali, mettendo sostanzialmente fine alle attività di stage estivi in azienda.

Convinti che le attività di Orientamento siano un punto cruciale per la Scuola e che meritino ben altro trattamento, osserviamo che:
1- Un’efficace attività di ri-orientamento non può che passare per l’eliminazione delle cosiddette ‘classi-pollaio’ (da 30 o 31 alunni che rendono di fatto impossibile il passaggio ad anno in corso dei ragazzi dei primi anni di scuola superiore);
2- Le risorse per la riqualificazione strutturale di tutta la scuola, ovvero investimenti in edilizia scolastica, formazione strutturata e approfondita dei docenti, estensione del tempo scuola dedicato alla didattica, non debbono essere costantemente ridotte o indirizzate ad interventi estemporanei con pochissimi o nulli benefici per la comunità scolastica;
3- Risorse e ore aggiuntive andrebbero indirizzate per potenziare il servizio di consulenza psicologica agli studenti, considerata anche l’impennata di richieste degli ultimi anni e il lavoro prezioso svolto dagli psicologi della scuola;
4- Nel corso degli ultimi anni come docenti della scuola italiana ci troviamo sempre più spesso chiamati ad interpretare ruoli e funzioni che non riguardano la nostra professionalità e formazione, ingolfando la nostra attività quotidiana di obblighi burocratici ed estemporanei che sottraggono risorse intellettuali, orarie e motivazionali al nostro lavoro di insegnanti.
Invitiamo pertanto liberamente tutti i colleghi a non dare la loro disponibilità alla funzione di tutor e di orientatore.


Auspichiamo una scuola che fornisca vero orientamento rafforzando e non impoverendo la propria missione didattica. Restiamo convinti che la vera base di ogni orientamento per il futuro non può che essere il consolidamento delle conoscenze e competenze acquisite nel lavoro scolastico.